Borsa Figures Keith Haring
La Borsa Figures Keith Haring fa parte di questa collezione dalle linee semplici.
Innanzitutto la prerogativa principale che contraddistingue questa collezione sono le immagini grafiche utilizzate con opere originali
di Keith Haring.
Belle e resistenti, le borse di Creativando sono perfette per chi cerca praticità, originalità e vuole distinguersi.
La Borsa Figures Keith Haring è realizzata in ecopelle poliuretanica di altissima qualità stampata in digitale per riprodurre fedelmente le grafiche.
Le misure sono: 39×39 cm
La tracolla in canneté nero è lunga 65 cm.
Borsa Figures Keith Haring
La stampa digitale è su di un lato, mentre il retro è nero.
Ecco alcune informazioni per conoscere l’artista
L’eredità visiva dell’artista americano Keith Haring rispecchia lo spirito del tempo di un decennio e quello di un continente.
I suoi personaggi da cartone animato, i colori vivaci e i cani che abbaiano sono diventati famosi in tutto il mondo, ma c’è molto di più di quanto sembri.
Ha satirizzato la politica nazionale e internazionale, ha animato la scena della festa degli anni Ottanta e ha portato la lotta nazionale -e personale –
contro l’AIDS, che alla fine ha perso nel 1990.
Ha usato la metropolitana di New York come tela. “Il pubblico ha diritto all’arte … L’arte è per tutti.”
Haring era un attivista “Un portavoce della società in un dato momento della storia” è il modo in cui Haring descrive l’artista.
Attraverso il suo linguaggio visivo semplice e accessibile, ha portato problemi seri – razzismo, guerra nucleare, HIV – alla portata di tutti.
La sua crescente fama gli è valsa un invito nel 1986 a dipingere il lato occidentale del muro di Berlino.
Lo vide come un “tentativo di distruggere psicologicamente il muro”.
Aveva un’affinità unica con i bambini. “I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato.”
Haring ha frequentato fenomeni mediatici come Madonna, Grace Jones e Jean-Michel Basquiat. Andy Warhol è stato per lungo tempo una fonte di
ispirazione per lui.
Inoltre ha lasciato tracce monumentali anche in Europa.Negli anni ’80, dipinse diversi grandi murales in Belgio e nei Paesi Bassi.
Dopo la sua grande mostra personale allo Stedelijk Museum van Amsterdam, dipinse un enorme mostro marino su un muro vicino.
Nel 1989, pochi mesi prima di morire di malattie legate all’AIDS, completò il suo ultimo murale a Pisa.