Lampada scultura Akari 10A
La Lampada scultura Akari 10A di Isamu Noguchi fa parte di una serie di lampade, realizzate a mano con la tradizionale
carta washi da artigiani giapponesi.
“La durezza dell’elettricità viene così trasformata attraverso la magia della carta alla luce della nostra origine:
il sole.” (Noguchi)
Nel 1951 Isamu Noguchi iniziò a disegnare le Akari Light Sculptures, opere caratterizzate da una luminosità senza peso.
Ha scelto il nome “akari” per questi oggetti, una parola che significa “luce” in giapponese, connotando sia illuminazione
che leggerezza fisica.
La collezione conta oltre 100 modelli, costituiti da lampade da tavolo, da terra e da soffitto di dimensioni diverse.
Ogni apparecchio è ancora realizzato a mano nel laboratorio Ozeki, un’azienda tradizionale a conduzione familiare
con sede a Gifu.
Le Akari Light Sculptures sono contrassegnate da un logo stilizzato del sole e della luna, che ricorda anche i corrispondenti
caratteri giapponesi.
Questo simbolo garantisce l’autenticità di ogni prodotto.
Descrizione prodotto
Paralume: realizzato in carta Washi, con terminali in legno / bambù.
Struttura: bambù / filo di acciaio.
Gambe: filo di acciaio verniciato.
Sorgente luminosa: LED 4W
Attacco: E27
Dimmerabilità: non dimmerabile.
Kelvin: 2700 K (bianco caldo).
Spina: Euro piatta, 2 poli (spina di tipo C).
Max. watt:12 W.
Efficienza energetica: A ++
Lunghezza cavo per piantane: 300 cm.
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https://it.wikipedia.org/wiki/Isamu_Noguchi
Breve biografia dell’artista
Isamu Noguchi, nato nel 1904 a Los Angeles dal poeta giapponese Yone Noguchi e dalla scrittrice americana Leonie
Gilmour, ha studiato alla Columbia University e alla Leonardo da Vinci Art School.
Successivamente fondò il suo primo studio indipendente e ricevette una borsa di studio Guggenheim nel 1927.
Noguchi divenne assistente di Constantin Brancusi a Parigi e presentò la sua prima mostra personale a New York.
Dopo aver studiato disegno a pennello in Cina, si è recato in Giappone per lavorare con l’argilla sotto il maestro vasaio
Jinmatsu Uno.
Le sue esperienze di vita e di lavoro in diversi circoli culturali si riflettono nel lavoro di Isamu Noguchi come artista.
È considerato un talento universale con un’opera creativa che è andata oltre la scultura per comprendere scenografie,
mobili, illuminazione, interni così come piazze e giardini all’aperto.
Il suo stile scultoreo è debitore di un vocabolario di forme organiche e ha esercitato un’influenza costante sul design
degli anni ’50.
«Mio padre, Yone Noguchi è giapponese ed è noto da tempo come interprete dell’Oriente e dell’Occidente, attraverso la
poesia. Vorrei fare la stessa cosa attraverso la scultura “, ha scritto nella sua proposta per una borsa di studio
Guggenheim.
Isamu Noguchi morì a New York nel 1988.