Sedia Rossa Keith Haring
La Sedia Rossa Keith Haring è in legno laccato prodotta da Vilac su licenza della Keith Haring New York Foundation
rappresentata da Artestar, New York.
La prima edizione è stata prodotta nel 2010.
Realizzata in legno massello verniciato, è stabile quindi adatta per grandi e piccoli.
E’ perfetta per i bambini dai 3 ai 10 anni, ma piace anche agli adulti.
E’ disponibile, su ordinazione, in diversi colori: Rosso, Bianco Azzurro Giallo.
Altezza seduta: 26 cm
Altezza Schienale: 72 cm
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Sedia Rossa Keith Haring
Vi proponiamo alcune informazioni per conoscere l’artista:
L’eredità visiva dell’artista americano Keith Haring rispecchia lo spirito del tempo di un decennio e quello di un continente.
I suoi personaggi da cartone animato, i colori vivaci e i cani che abbaiano sono diventati famosi in tutto il mondo,
ma c’è molto di più di quanto sembri.
Ha satirizzato la politica nazionale e internazionale, ha animato la scena della festa degli anni Ottanta e ha partecipato
alla lotta nazionale – e personale – contro l’AIDS, che alla fine ha perso nel 1990.
Ha usato la metropolitana di New York come tela. “Il pubblico ha diritto all’arte … L’arte è per tutti.”
Haring era un attivista “Un portavoce della società in un dato momento della storia” è il modo in cui Haring si descrive.
Attraverso il suo linguaggio visivo semplice e accessibile, ha portato problemi seri – razzismo, guerra nucleare, HIV – alla
portata di tutti.
La sua crescente fama gli è valsa un invito nel 1986 a dipingere il lato occidentale del muro di Berlino.
Lo vide come un “tentativo di distruggere psicologicamente il muro”.
Sedia Rossa Keith Haring
Aveva un’affinità unica con i bambini. “I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato.”
Haring ha frequentato fenomeni mediatici come Madonna, Grace Jones e Jean-Michel Basquiat.
Andy Warhol è stato per lungo tempo una fonte di ispirazione per lui.
Inoltre ha lasciato tracce monumentali anche in Europa.
Negli anni ’80, dipinse diversi grandi murales in Belgio e nei Paesi Bassi.
Dopo la sua grande mostra personale allo Stedelijk Museum van Amsterdam, dipinse un enorme mostro marino
su un muro vicino.
Nel 1989, pochi mesi prima di morire di malattie legate all’AIDS, completò il suo ultimo murale a Pisa.
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